Aiutare i propri figli a svolgere i loro compiti? Meglio di no!

ATTENZIONE! Questo articolo è stato pubblicato il 2 Novembre 2014 e alcuni riferimenti potrebbero non funzionare.

Una nostra lettrice ci ha scritto:

Ciao,
sono Giorgia ed ho una figlia (Laura) che ha quasi otto anni e fa la terza elementare. Laura fa fatica con la matematica, i numeri, le operazioni.
La mia preoccupazione è che lei rimanga indietro rispetto agli altri.
Mi date qualche consiglio? Tipo, la faccio aiutare da qualcuno a fare i compiti a casa? O riesco a trovare un modo per farla sbloccare. Vedo che il mondo dei numeri è un mondo per lei di difficile accesso.
grazie e ciao

Ciao Giorgia,
ti diciamo subito che secondo noi è meglio non aiutare i propri figli a svolgere i loro compiti, tanto meno a farglieli!

I genitori dovrebbero limitarsi a spiegare come distribuire meglio i loro impegni e gestire il loro tempo in modo più razionale onde evitare che i compiti si accumulino tutti alla domenica sera (fra l’altro è proprio quando le visite al nostro sito hanno un’impennata!).

A sostegno di questa nostra opinione vi consigliamo la lettura di questo articolo:

Un recente studio di lungo periodo evidenzia un rapporto inversamente proporzionale tra coinvolgimento dei genitori e risultato accademico dei figli. A che punto occorre dire basta?
di Stefania Medetti

Per il resto l’Osmosi delle Idee è qui per fornire una miriade di giochi che dovrebbero rendere meno noioso lo studio dell’aritmetica e delle tabelline.

Qualche esempio:
http://lnx.sinapsi.org/wordpress/2010/12/27/pinguini-gelati-e-tabelline/
http://lnx.sinapsi.org/wordpress/2011/05/02/caccia-al-fantasma-gioco-di-velocita/
http://lnx.sinapsi.org/wordpress/2011/01/14/rompi-le-uova-imparerai-le-tabelline/
http://lnx.sinapsi.org/wordpress/giochi-didattici/

Cordiali saluti.

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