Ricercatori del Max Planck Institute hanno misurato la velocità dei cambiamenti genetici.
Già Darwin aveva capito che alla base dell’evoluzione ci sono le mutazioni genetiche casuali, e che chi è più adatto all’ambiente ha più probabilità di trasmettere i propri geni.
Alcuni scienziati del Max Planck Institute for Developmental Biology a Tübingen hanno misurato direttamente e per la prima volta la velocità del processo di mutazione nelle piante.
Le loro scoperte gettano nuova luce sul processo dell’evoluzione e spiegano ad esempio perché gli erbicidi possono perdere la loro efficacia entro pochi anni.
Il gruppo di ricercatori ha analizzato i test genetici della Arabidopsis thaliana (crescione o senape ad orecchio).
L’obiettivo dei ricercatori era quello di ottenere una panoramica dell’evoluzione prima che la seleziona abbia scartato gli individui inadatti.