Un terzo degli studenti italiani va male in matematica

ATTENZIONE! Questo articolo è stato pubblicato il 9 Dicembre 2009 e alcuni riferimenti potrebbero non funzionare.

Alcuni quotidiani hanno riportato la notizia. Siamo andati a leggere le fonti.

Nonostante un miglioramento generale delle prestazioni in materia di istruzione e formazione dell’UE, i progressi sono ancora troppo lenti, il che significa che la maggior parte della riforma obiettivi fissati per il 2010 non sarà raggiunto.

Questa è la principale conclusione della relazione della Commissione “I progressi verso gli obiettivi di Lisbona nell’istruzione e nella formazione – Indicatori e parametri di riferimento 2009”.

Questa relazione annuale, preparata dagli scienziati del Centro IPSC per la Ricerca sulla formazione permanente (CRELL), illustra i progressi compiuti negli Stati membri secondo i cinque indicatori fondamentali in materia di istruzione e formazione per il 2010.

Nonostante alcuni progressi siano stati realizzati, quattro dei cinque parametri di riferimento 2010 per l’istruzione e la formazione non sono stati raggiunti.

Solo il punto di riferimento per l’aumento del numero dei laureati in matematica, scienze e tecnologia è stato raggiunto.

Tre parametri di riferimento non sono stati raggiunti, nonostante i progressi compiuti:

  1. la partecipazione degli adulti all’apprendimento permanente,
  2. la riduzione della quota di abbandoni scolastici,
  3. l’aumento del numero di giovani che completano l’istruzione secondaria superiore.

Il quinto punto di riferimento è addirittura peggiorato dal 2000: le prestazioni nella capacità di lettura dei quindicenni.

• Il lato positivo: in materia di istruzione il numero di bambini molto piccoli è aumentato, così come la partecipazione complessiva in materia di istruzione iniziale e il livello di istruzione dei cittadini dell’Unione europea in generale. Il numero di adulti in età lavorativa (età superiore ai 25 – 64), con basso livello d’istruzione è diminuito di oltre un milione di euro all’anno dal 2000. Tuttavia, questo rappresenta ancora un numero assai elevato: 77 milioni di adulti, o vicino al 30% per l’UE di adulti con basso livello di istruzione.

• Altri settori in cui i progressi sono stati realizzati comprendono l’apprendimento delle lingue nelle scuole e la mobilità degli studenti dell’istruzione terziaria, che è aumentato di oltre il 50% dal 2000.

Unendo le competenze in materia di economia, econometria, l’educazione, le scienze sociali e le statistiche, gli scienziati CRELL ampiamente contribuito alla relazione sullo stato di avanzamento, in particolare, fornendo l’analisi statistica degli indicatori e parametri di riferimento.

L’uso degli indicatori è essenziale per consentire ai paesi europei per valutare le loro prestazioni in relazione agli altri e monitorare i loro progressi verso gli obiettivi di Lisbona. Le attività di ricerca condotte in questo settore in CRELL mira a sviluppare indicatori per monitorare e valutare la qualità dei sistemi di istruzione e formazione in Europa, quantificare i risultati del mercato del lavoro associato con l’accumulazione di capitale umano, affrontando il problema di efficienza dei sistemi scolastici.

25 Nov, 2009


Fonti: Progress report towards the Lisbon Objectives in Education and Training – Indicators and Benchmarks 2009

Ed ecco infine un dettaglio focalizzato sul nostro Paese.

Nel 2008, quasi il 33% degli studenti hanno raggiunto risultati modesti in matematica, contro una media europea del 24%.

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Fonte: http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc1951_en.htm

Circa il 33% degli studenti italiani va male in matematica – LASTAMPA.it

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